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 OMBRE

Cambia la sostanza
conserva la forma
non resta forse uguale
la sua ombra?

Benedetta l’ombra
fiorita di presenze
ora madre che mi supera nei passi
ora figlia giunta in dote dal silenzio.

Ci spiano guardinghe
sorridono delle nostre espressioni dormienti
innocenti si tirano indietro
e perdono spessore pronte a contornar le cose.
​
E noi che siamo ombre colpevoli di istinti
il doppio dei filosofi per interposizione
forse non amiamo ombre schermate dalla luce
staccate dagli oggetti ma pronte a consolarli?



Pubblicata in Verba Agrestia 2012 di LietoColle
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